Servizio scuola
Presentazione
E’ un servizio che, attraverso la presenza dell’assistente ad personam, integra gli interventi della scuola sul piano educativo, relazionale o assistenziale. L’assistente ad personam è una figura competente, in base al ruolo che gli è richiesto, può essere un educatore professionale o un assistente generico. Gli operatori vengono selezionati in base alla formazione professionale acquisita, alle esperienze in ambito educativo o assistenziale, alla motivazione, alla disponibilità e alle attitudini umane. Una volta intrapreso un percorso educativo individualizzato all’interno della scuola, è nell’interesse di tutti che gli operatori si impegnino a fornire una continuità.
Utenza
Il servizio viene offerto a bambini/ragazzi delle scuole materne ed elementari e medie che presentino deficit strutturali (disabilità fisiche, ritardi mentali, etc) o difficoltà affettive relazionali e comportamentali. La figura dell’assistente è impegnata a livello di intervento individuale, sul piano dell’integrazione e del benessere degli alunni all’interno della scuola, nel rispetto delle diversità e difficoltà presentate.
Attivazione
Il servizio viene attivato su mandato dei Servizi Sociali dei Comuni in seguito alla richiesta di insegnanti, familiari o terapeuti. E’ necessario specificare il numero di ore richieste per la presenza dell’assistente scolastico e le sue mansioni
(assistenziali o educative). Viene poi stilato un protocollo di intesa tra Comune, Scuola e Cooperativa, per definire ambiti di intervento e competenze, con la finalità di collaborare al meglio, nel rispetto della diversità di ruoli. Una volta individuato l’assistente più adatto all’alunno in base alle presentazioni dall’assistente sociale e dagli insegnanti, viene concordato l’orario dell’operatore, a seconda delle esigenze del minore, della presenza dell’insegnante di sostegno o della compresenza degli insegnanti di classe. In linea di massima l’assistente deve poter lavorare per almeno due ore
consecutive, un intervento più ridotto sarebbe infatti poco utile. In caso di assenza prolungata l’assistente sarà sostituito da un collega che, informato del progetto, proseguirà nell’affiancamento dell’alunno.
Metodo di lavoro
A inizio anno l’assistente incontra gli insegnanti ed eventualmente gli specialisti per avere una presentazione dell’alunno. Dopo una fase di osservazione di circa un mese, in base ai bisogni rilevati dal minore e dagli insegnanti stessi, l’assistente, insieme al coordinatore e allo psicologo della Cooperativa, individua obiettivi a breve o lungo termine, su cui poter lavorare. A metà anno gli obiettivi vengono verificati per permettere una riprogettazione coerente alle nuove esigenze emerse. A fine anno viene preparata una relazione che possa essere utile all’impostazione del lavoro per l’anno scolastico successivo. Durante tutto l’arco dell’anno è fondamentale che l’assistente possa confrontarsi con gli insegnanti (ad esempio, partecipando alla programmazione una volta al mese), con gli specialisti (partecipando insieme agli insegnanti agli incontri di presentazione e verifica) e con i familiari (ad esempio, partecipando ai colloqui con gli insegnanti).
Collaborazioni
Come accennato in precedenza il lavoro dell’assistente si svolge in stretta collaborazione con gli insegnanti, con i servizi sociali (che vengono relazionati dalla Cooperativa sull’andamento degli interventi), con le famiglie e con gli specialisti (in base a quanto concordato con gli altri soggetti coinvolti).
Strumenti
La Cooperativa supervisiona l’andamento dei progetti educativi attivati attraverso riunioni d’equipe mensili guidate dalla coordinatrice e dalla psicologa. Gli operatori vengono sostenuti in fase di progettazione e in fase di verifica, inoltre viene tutelato il loro diritto professionale a partecipare ad incontri di verifica con altre figure coinvolte.
La formazione e l’aggiornamento del personale viene alimentato attraverso proposte di giornate formative a tema, appoggiandosi ad associazioni competenti (ad esempio, corsi organizzati dalla Provincia, etc.).
E’ un servizio che, attraverso la presenza dell’assistente ad personam, integra gli interventi della scuola sul piano educativo, relazionale o assistenziale. L’assistente ad personam è una figura competente, in base al ruolo che gli è richiesto, può essere un educatore professionale o un assistente generico. Gli operatori vengono selezionati in base alla formazione professionale acquisita, alle esperienze in ambito educativo o assistenziale, alla motivazione, alla disponibilità e alle attitudini umane. Una volta intrapreso un percorso educativo individualizzato all’interno della scuola, è nell’interesse di tutti che gli operatori si impegnino a fornire una continuità.
Utenza
Il servizio viene offerto a bambini/ragazzi delle scuole materne ed elementari e medie che presentino deficit strutturali (disabilità fisiche, ritardi mentali, etc) o difficoltà affettive relazionali e comportamentali. La figura dell’assistente è impegnata a livello di intervento individuale, sul piano dell’integrazione e del benessere degli alunni all’interno della scuola, nel rispetto delle diversità e difficoltà presentate.
Attivazione
Il servizio viene attivato su mandato dei Servizi Sociali dei Comuni in seguito alla richiesta di insegnanti, familiari o terapeuti. E’ necessario specificare il numero di ore richieste per la presenza dell’assistente scolastico e le sue mansioni
(assistenziali o educative). Viene poi stilato un protocollo di intesa tra Comune, Scuola e Cooperativa, per definire ambiti di intervento e competenze, con la finalità di collaborare al meglio, nel rispetto della diversità di ruoli. Una volta individuato l’assistente più adatto all’alunno in base alle presentazioni dall’assistente sociale e dagli insegnanti, viene concordato l’orario dell’operatore, a seconda delle esigenze del minore, della presenza dell’insegnante di sostegno o della compresenza degli insegnanti di classe. In linea di massima l’assistente deve poter lavorare per almeno due ore
consecutive, un intervento più ridotto sarebbe infatti poco utile. In caso di assenza prolungata l’assistente sarà sostituito da un collega che, informato del progetto, proseguirà nell’affiancamento dell’alunno.
Metodo di lavoro
A inizio anno l’assistente incontra gli insegnanti ed eventualmente gli specialisti per avere una presentazione dell’alunno. Dopo una fase di osservazione di circa un mese, in base ai bisogni rilevati dal minore e dagli insegnanti stessi, l’assistente, insieme al coordinatore e allo psicologo della Cooperativa, individua obiettivi a breve o lungo termine, su cui poter lavorare. A metà anno gli obiettivi vengono verificati per permettere una riprogettazione coerente alle nuove esigenze emerse. A fine anno viene preparata una relazione che possa essere utile all’impostazione del lavoro per l’anno scolastico successivo. Durante tutto l’arco dell’anno è fondamentale che l’assistente possa confrontarsi con gli insegnanti (ad esempio, partecipando alla programmazione una volta al mese), con gli specialisti (partecipando insieme agli insegnanti agli incontri di presentazione e verifica) e con i familiari (ad esempio, partecipando ai colloqui con gli insegnanti).
Collaborazioni
Come accennato in precedenza il lavoro dell’assistente si svolge in stretta collaborazione con gli insegnanti, con i servizi sociali (che vengono relazionati dalla Cooperativa sull’andamento degli interventi), con le famiglie e con gli specialisti (in base a quanto concordato con gli altri soggetti coinvolti).
Strumenti
La Cooperativa supervisiona l’andamento dei progetti educativi attivati attraverso riunioni d’equipe mensili guidate dalla coordinatrice e dalla psicologa. Gli operatori vengono sostenuti in fase di progettazione e in fase di verifica, inoltre viene tutelato il loro diritto professionale a partecipare ad incontri di verifica con altre figure coinvolte.
La formazione e l’aggiornamento del personale viene alimentato attraverso proposte di giornate formative a tema, appoggiandosi ad associazioni competenti (ad esempio, corsi organizzati dalla Provincia, etc.).